Il 2025 decisivo per il futuro della Stazione Spaziale
I problemi del 2024 avvicinano il pensionamento del 2030
Il 2025 si annuncia decisivo per il futuro della Stazione Spaziale Internazionale: i problemi riscontrati quest'anno, dalle tute spaziali della Nasa che hanno causato l'annullamento di tutte le passeggiate spaziali previste fino alla perdita d'aria raddoppiata nel modulo russo Zvezda, hanno infatti reso evidente l'età della Iss, la cui costruzione è iniziata nel 1998. Il pensionamento del primo avamposto dell'umanità nell'orbita bassa diventa così più vicino e potrebbe avvenire già nel 2030 grazie ad un veicolo in via di sviluppo da parte della SpaceX. Dopo quella data dovrebbero essere inoltre operative le prime stazioni spaziali costruite da aziende private, come le statunitensi Axiom Space, Vast e Blue Origin. Il 2024 a bordo della Iss è iniziato con la Expedition 70, costituita dai membri della Crew-7 con il comandante Andreas Mogensen, Jasmin Moghbeli, Satoshi Furukawa e Konstantin Borisov, insieme ai cosmonauti russi Oleg Kononenko, Nikolai Chub e Loral O'Hara. I primi ospiti erano arrivati già a gennaio: il 20 del mese i componenti della missione privata Axiom-3, tra cui l'italiano e colonnello dell'Aeronautica Militare Walter Villadei, hanno attraccato con la loro capsula Crew Dragon Freedom. Mentre i membri della Ax-3 hanno trascorso nello spazio solo tre settimane circa, svolgendo 30 esperimenti, Kononenko e Chub sono rimasti per quasi 374 giorni, a causa della riorganizzazione degli equipaggi delle navette russo Soyuz, resa necessaria da una perdita di refrigerante della Soyuz MS-22, danneggiata probabilmente dall'impatto con un meteoroide.
張-C.Cheung--THT-士蔑報