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Difensore Arsenal: 'Grato a De Rossi, Motta mi ha aiutato tanto'

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L'inglese imparato su Netflix, la trasgressione fish and chips una volta al mese, la gratitudine per Daniele de Rossi e la scelta di lasciare la Serie A per rispondere alla chiamata dell'Arsenal. Riccardo Calafiori si racconta in una lunga intervista alla BBC durante la quale il difensore azzurro, da qualche mese trasferitosi a Londra, ha tracciato un primo bilancio della sua esperienza inglese. Che, per sua stessa ammissione, non potrebbe andare meglio, sia in campo che fuori, spiegando di essersi subito ambientato alla nuova realtà. "Voglio vivere pienamente questa nuova esperienza, come se fossi davvero un inglese - il racconto di Calafiori -. A cominciare dalla lingua: fin da bambino, ho sempre avuto la passione di impararle e ho iniziato con Netflix e i testi delle canzoni. Sto ancora imparando, e voglio migliorare. Il cibo in Inghilterra? Mi aspettavo di peggio, non è poi così male. Ho provato anche il fish and chips, una volta al mese si può fare, anche se non è salutare". Dopo una stagione da protagonista assoluto con la maglia del Bologna, la scorsa estate l'Arsenal ha speso quasi 50 milioni di euro per il suo cartellino. Decisiva, l'inattesa telefona di Mikel Arteta. "Prima mi ha scritto, poi mi ha chiesto se potessi chiamarlo. Con me si è comportato in maniera molto umile e disponibile al telefono. Voleva spiegarmi la situazione, e dove potevo migliorare. Ha cercato di convincermi, ma in verità io ero già convinto. Non solo per via dell'Arsenal, ma soprattutto per Mikel". Calafiori definisce la Premier "un viaggio incredibile", che gli era stato consigliato da uno dei suoi amici più stretti, Daniele De Rossi. "Gli chiedo sempre il suo parere sulle mie decisioni più importanti, e mi dà sempre buoni consigli. Gli avevo parlato dell'Arsenal, e mi ha risposto: 'È una delle più grandi opportunità per te di migliorare come giocatore'". E dire che solo sei mesi prima Calafiori - ancora del tutto all'oscuro di dove lo avrebbe portato il destino, aveva trascorso un fine settimana a Londra, la sua prima volta nel Regno unito, per assistere proprio ad una partita dell'Arsenal. "Sono venuto per caso per visitare la città, non ci ero mai stato prima. L'Arsenal giocava contro il Crystal Palace, e ha vinto 5-0". L'ultimo pensiero, di gratitudine, per il suo ultimo allenatore italiano, Thiago Motta. "La scorsa stagione è stata senza dubbio la mia migliore stagione, e l'allenatore mi ha aiutato molto. È stato il primo a schierarmi come difensore centrale, dopo che avevo sempre giocato come terzino sinistro. Volevo dimostrare ai tifosi della Serie A che non ero il giocatore che avevano visto qualche anno prima, sono contento di averli fatti ricredere".

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