Un terzo delle cardiopatie negli adulti risale all'infanzia
Tra i fattori pressione arteriosa, lipidi sierici,massa corporea
Il rischio di subire un attacco cardiaco o un ictus in età adulta ha origine, in un terzo dei casi, già nell'infanzia. Lo indica uno studio di oltre 10 mila partecipanti condotto da ricercatori australiani, finlandesi e statunitensi, che consolida la posizione secondo cui la maniera più efficace per prevenire eventi cardiovascolari in età adulta è di intervenire già nell'infanzia. Lo studio, durato 40 anni e pubblicato sull'Open Journal JAMA Network, dimostra inoltre che le malattie cardiovascolari non possono essere mitigate solo da interventi in età adulta. Fattori di rischio come pressione arteriosa, lipidi sierici, indici di massa corporea e fumo sono associati direttamente o indirettamente a malattie cardiovascolari in età adulta, con i maggiori effetti diretti sulla massa corporea e sul 'cattivo colesterolo'. Nel rischio di malattie cardiovascolari, l'indice di massa corporea nell'infanzia svolge quindi un ruolo altrettanto importante quanto l'indice di massa corporea in età adulta, il che avvalora l'ipotesi di accumulazione. Secondo il partecipante australiano al progetto, Terence Dwyer del Murdoch Children's Research Institute di Melbourne, i risultati confermano il concetto che le persone cominciano sin dall'infanzia ad accumulare materiali grassi nelle arterie coronarie. "Un terzo del rischio viene dall'infanzia, il che significa che se vogliamo veramente prevenire in maniera ottimale sofferenze cardiovascolari e invalidità, è necessario cominciare presto", scrive.
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