Pertosse in crescita in Ue, 32 mila casi tra gennaio e marzo
19 decessi da inizio 2023, 11 tra bambini con meno di 1 anno
Dopo una flessione negli anni della pandemia, la pertosse ha ricominciato a circolare in Europa. Secondo lo European Centre for Disease Prevention and Control, nel 2023 sono stati registrati 25 mila casi nei Paesi dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo. La situazione è peggiorata ulteriormente nei primi mesi del 2024: tra gennaio e marzo i casi sono stati 32 mila. Tra gennaio 2023 e aprile 2024 si contano inoltre 19 decessi, 11 dei quali in bambini con meno di 1 anno. "L'aumento nel numero di casi di pertosse in Europa mostra che dobbiamo essere vigili. È una malattia seria, soprattutto nei lattanti. Abbiamo vaccini sicuri ed efficaci che possono prevenirla. La vaccinazione è la chiave per salvare vite e impedire alla malattia di diffondersi ulteriormente", ha affermato in una nota la commissaria europea per la Salute Stella Kyriakides. La pertosse è una patologia endemica in Europa, come nel resto del mondo. Di solito, è caratterizzata da un andamento ciclico con epidemie che si verificano ogni 3-5 anni, ricorda l'Ecdc. Nell'ultimo decennio, il picco è stato registrato nel 2016 quando sono stati registrati 41 casi in un anno. Con 32 mila casi nei primi tre mesi, l'anno appena iniziato probabilmente batterà questo record. "Mentre affrontiamo l'epidemia di pertosse, è essenziale ricordare le vite in gioco, soprattutto quelle dei nostri piccoli. Abbiamo la responsabilità, come genitori o come operatori sanitari pubblici, di proteggere il gruppo più vulnerabile dall'impatto mortale di questa malattia", ha aggiunto la direttrice dell'Ecdc Andrea Ammon. L'agenzia ricorda che, oltre una vaccinazione puntuale dei piccoli, una misura efficace per proteggere i bambini, specie nelle prime settimane di vita, è la vaccinazione della mamma durante la gravidanza.
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