L'ex ad Frattini e Tianyi-Norrdia in pole per la Bellco
Tre offerte vincolanti, nodo di investimenti e occupazione
Per rilevare gli asset industriali dell'ex Bellco di Mirandola (Modena) sono arrivate tre offerte vincolanti. Lo ha reso noto la proprietà Mozarc Medical, in occasione del tavolo tenutosi stamattina al Mimit a Roma. Due sembrano essere quelle che convincono maggiormente i sindacati. La prima coinvolge il fondo cinese quotato in Borsa Tianyi e Norrdia, azienda svedese fondata da un gruppo di ex manager della Gambro. Il consorzio sarebbe interessato a rilevare la linea 1 e la Clearum, un'azienda tedesca di proprietà di Mozarc con sede a Rostock. L'obiettivo è essere presente nel biomedicale europeo nella dialisi acuta e di prendere parte del business della giapponese Nikkiso nel mercato acuto. L'occupazione, in prospettiva, sarebbe quasi piena. Nell'acuto si arriverebbe a 125 occupati (81 a giugno di quest'anno e gli altri assorbiti tra il 2026 e il 2027). Quattordici persone uscirebbero con accordi e, degli altri lavoratori, 94 sarebbero assorbiti nel giro di tre anni grazie a sinergie con Euroset, mentre altri trenta lavorerebbero con Livanova che è interessata a prendere parte della camera bianca. La seconda offerta è quella a leadership italiana del Consorzio Frattini, dal nome dell'ex ad di Bellco e Mozarc Medical Luciano Frattini: rileverebbe Bellco e l'azienda francese Soludia, puntando sulla marginalità. Sarebbe previsto un investimento in ricerca e sviluppo sull'acuto intorno a 40 milioni su quattro anni. La dialisi cronica sarebbe mantenuta producendo altrove o commercializzando solo i filtri, in ogni caso abbattendo i costi. L'idea è di far crescere il giro d'affari al 2030 di oltre il 250%. L'occupazione iniziale si aggirerebbe a 150 persone, altre 91 inizialmente andrebbero in Cig con la prospettiva di un parziale riassorbimento se l'occupazione al 2030 crescerà. Mancano tuttavia, emerge dal tavolo sindacale, informazioni sugli investitori. Le sigle sono più fredde sulla terza proposta, quella di Bci, che prevede di affiancare al business esistente anche la produzione di batterie in grafene. A quanto emerge, la richiesta di dote sarebbe molto elevata.
張-H.Zhāng--THT-士蔑報