Borsa: Milano migliore in Europa in attesa dell'inflazione Usa
Bene le banche con Intesa. Cade Nexi (-6%) dopo report negativi
Seduta positiva per Piazza Affari alla vigilia del dato sull'inflazione statunitense, importante per le scelte della Federal reserve: l'indice Ftse Mib ha concluso in aumento dello 0,93% a 35.124 punti, l'Ftse All share in crescita dello 0,85%. Un rialzo che ha permesso a Milano di essere di qualche frazione la Borsa migliore in Europa, con Francoforte che ha chiuso in crescita dello 0,7%, seguita da Madrid in aumento di mezzo punto percentuale. Positiva dello 0,2% Parigi e piatta Amsterdam, mentre Londra è scesa dello 0,3% finale. L'euro ha tenuto a quota 1,028 contro il dollaro, con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni calmo: il differenziale ha concluso la seduta a 119 punti base, gli stessi dell'avvio, e il rendimento del prodotto del Tesoro al 3,83%. Il prezzo del gas è stato invece in netto ribasso sul mercato di Amsterdam: il future sul metano con consegna a febbraio ha chiuso in calo del 2,7% a 46,9 euro al Megawattora. Petrolio debole sotto i 77 dollari al barile. In questo scenario in Piazza Affari tra i titoli principali il migliore è stato Intesa, cresciuto del 2,7% finale a 4,07 euro. Bene in generale le banche (Popolare di Sondrio +2,4%, Bper +2,2%), mentre Tim ha chiuso in lieve rialzo dopo aumenti più consistenti in corso di giornata sull'onda del rigetto da parte del Tribunale di Milano del ricorso di Vivendi sulla cessione della rete. Pesante invece Campari (-2,7%), ma soprattutto in caduta Nexi, che ha ceduto il 6,8% finale a 4,7 euro dopo i report negativi di Mediobanca e Morgan Stanley.
劉-T.Liú--THT-士蔑報