Consumi tengono nel 2024 ma ancora distanti da pre-Covid
Confesercenti, depurati da inflazione solo 288 euro in più
Il rallentamento dell'inflazione e il taglio del cuneo fiscale sostengono la tenuta dei consumi nel 2024, ma questi restano ancora distanti dai livelli pre-pandemia registrati nel 2019. Secondo le previsioni di Confesercenti, quest'anno la spesa media annuale delle famiglie dovrebbe attestarsi su 34.527 euro, con un aumento di 1.302 euro rispetto al 2023. Un salto che però è 'amplificato' dall'inflazione. In termini reali, cioè depurata dall'inflazione, la spesa media annuale delle famiglie prevista per il 2024 si riduce a 29.126 euro. Si tratta dunque di un risultato in lieve crescita (+288 euro in termini reali, pari a circa il +1%) sul 2023, ma in forte calo (-1.604 euro pari a -5,2%) rispetto ai livelli di pre-pandemia del 2019. Secondo il dossier Confesercenti-Cer "Commercio e consumi. Tra crescita nominale e decrescita reale", il consolidamento della spesa delle famiglie dovrebbe interessare quasi tutte le regioni, anche se con ritmi diversi. La crescita stimata è più forte nel Nord, in particolare nel Trentino-Alto Adige/Südtirol (+1,6%), Emilia-Romagna (+1,4%), Lombardia e Valle d'Aosta (+1,2%), Veneto (+1,1%), con il Friuli-Venezia Giulia che si allineerebbe alla crescita media nazionale (+1%). Sostanzialmente ferma, (-0%) invece, la spesa delle famiglie in Umbria e in Calabria. Nelle restanti regioni, la crescita della spesa resta sotto il +1% della media nazionale.
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